Siamo sicuri che la violenza sia solo volontà del singolo o finalmente prendiamo atto una volta per tutte che abbiamo un enorme problema culturale che impone, in tutti i settori, una visione prevalentemente maschilista della società?
E ancora, vogliamo dire con forza che i ritardi e le inadempienze nella gestione degli sportelli antiviolenza e nella formazione degli operatori sono frutto di pessime decisioni politiche prese negli anni? Tanti passi sono stati fatti da questo Governo rispetto a prima ma tanti altri dobbiamo ancora farne.
Il Parlamento ha votato all’unanimità la nostra mozione, che si prefigge di:
– Raggiungere la piena applicazione della Convenzione di Istanbul;
– Implementare e monitorare le linee guida nazionali per l’assistenza sociosanitaria alle donne che subiscono violenza e che si rivolgono ai pronto soccorso;
– Promuovere la parità tra i sessi e la prevenzione della violenza di genere attraverso l’educazione scolastica;
– Investire risorse adeguate per la formazione specifica e per il necessario aggiornamento del personale chiamato ad interagire con la vittima, polizia e carabinieri, magistrati, personale della giustizia, polizia municipale e personale sanitario;
– Adottare politiche volte a garantire la parità di genere e ad incrementare l’occupazione femminile… E tanto altro.
Sono particolarmente felice per l’educazione scolastica. Lavorare con i bambini, futuri uomini, è fondamentale per costruire una società in cui il rispetto sia un valore fondamentale e imprescindibile.
Lavoriamo con gli uomini e per gli uomini, affinché si possano proteggere le donne, per sempre.
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