Urge un cambio culturale forte che attraversi il sistema scolastico nella sua totalità

“Preferisco essere valutata con un 60 piuttosto che fare esattamente ciò che, per l’ennesima volta, mi chiede il sistema. Preferisco tenermi un 60 piuttosto che essere valutata con un voto che non definisce chi sono io come persona”.

Queste le parole di una delle studentesse di Venezia in risposta agli esiti della versione di greco, valutata male per la stragrande maggioranza della classe da una commissione esterna.

“Mi sarebbe piaciuto essere qui per sostenere una conversazione sui vari argomenti che abbiamo trattato, invece, purtroppo, mi rendo conto che ad oggi sarebbe l’ennesima interrogazione in cui io non vengo percepita come un’adulta, ma come un numero. Cinque anni di carriera scolastica, di impegno continuo e indefesso (…) bruciati da un paio d’ore di correzione del mio compito di greco, da persone che non mi conoscono e neppure si sono impegnate a farlo”

Onore a queste ragazze che hanno evidenziato una delle – tante – carenze del sistema scolastico italiano: il metodo educativo ormai vestusto, fatto di numeri e voti da cui i ragazzi non riescono più a trarre alcun stimolo né insegnamento.

Urge un cambio culturale forte che attraversi il sistema scolastico nella sua totalità, per formare ed educare per davvero alla Vita.

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