Bed and breakfast, case vacanze, campeggi, agriturismi, rifugi di montagna e altro ancora.
È stato approvato il mio ordine del giorno che chiede al Governo di adottare iniziative volte a tutelare, anche da un punto di vista normativo, questo importante settore duramente colpito dall’emergenza, come purtroppo risulta essere tutto il comparto turistico.
Il settore extra alberghiero in Italia contribuisce significativamente a tenere alti i numeri delle presenze nel nostro Paese.
Sono spesso presenti in luoghi da valorizzare come centri storici, campagne, comunità montane, in centri urbani meno noti al grande pubblico favorendo il decongestionamento dei flussi turistici e quindi anche un tipo di turismo sostenibile e di prossimità.
Negli ultimi anni sono tantissimi i giovani che hanno intrapreso questo tipo di attività, sia in forma imprenditoriale che non, sono in particolare donne (al 2016 erano il 61% le donne impegnate nel settore secondo ISTAT). Questo è avvenuto in modo particolare al sud, dove tante comunità hanno ricevuto nuovo e positivo impulso.
Il rischio è che, non gestendo grossi volumi d’affari, le attività decidano di chiudere registrando un danno economico oltre che una perdita permanente della capacità ricettiva italiana.
Nell’ordine del giorno ho fatto poi riferimento anche alle OTA e al fatto che molte di esse non eseguono i controlli efficaci volti a contrastare il mercato abusivo. È auspicabile la creazione di una piattaforma italiana che possa dare sì visibilità ma anche garanzie, allontanando il pericolo di truffe che danneggiano l’immagine del nostro Paese all’estero.
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