Ho trovato in Beppe Grillo, su questo argomento, grande disponibilità e ascolto.
Chi segue assiduamente il suo blog sa che già da tempo Beppe tratta e scrive con frequenza dei problemi derivanti da disagi interiori, del funzionamento della mente e del cervello.
Ci trasporta, come sempre, in temi che vengono trattati poco e che invece finiscono per essere di primaria importanza.
Grazie per questo spazio.
di Carmen Di Lauro (M5S) – La salute mentale è un tema su cui il nostro Paese è incredibilmente fermo da quasi vent’anni, ed è un tema a cui tengo molto perché credo rappresenti il motore propulsivo per la costruzione della società a cui tendere. Una società diversa, basata sul rispetto e sull’empatia.
Le mie considerazioni nascono da lontano e si modellano – anche – sulla base di quello che ritengo un faro: la legge 180/1978, nota anche come Legge Basaglia, un caposaldo della legislazione Italiana in tema di disabilità mentale. Questa legge ha avuto il merito di porre fine al trattamento inumano delle persone con disabilità mentale, predisponendo la chiusura degli allora detti manicomi.
Un pilastro anche secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità che stima che tale legge sia “uno dei pochi eventi innovativi nel campo della psichiatria su scala mondiale”;
E secondo la Società italiana di psichiatria che dà notizia, in seguito all’approvazione della legge, di 20 milioni di italiani curati e 800.000 attualmente in cura presso i dipartimenti di salute mentale.
Purtroppo, però, da sola questa legge non basta, c’è bisogno di un passo in avanti. Di un cambio di rotta.
Attualmente il sistema dei Dipartimenti di sanità mentale è sottoposto a enorme stress. In molti territori mancano risorse e personale, in casi più gravi sono le strutture a non essere adeguate al fabbisogno dei cittadini. I cambiamenti repentini che avvengono dentro e fuori di noi creano, poi, diversi disagi, dipendenze, e occorre essere preparati.
I dati ci dicono che l’utilizzo degli psicofarmaci è in aumento, ma non è il farmaco la soluzione. O, almeno, non può esserlo da solo, occorre anche un’adeguata terapia che accompagni la persona nella scoperta di sé stessa.
È per questo, con il prezioso aiuto e il supporto della commissione affari sociali, che è stato chiesto al Ministro della salute Giulia Grillo di mettere questo tema al centro del dibattito e dell’agenda politica. La risposta del Ministro è arrivata in breve tempo, con l’istituzione, presso il Ministero, di un tavolo tecnico sulla salute mentale che vedrà il coinvolgimento di ordini professionali, associazioni, esperti.
È un primo importante passo a cui seguiranno altre azioni, è un passo verso la costruzione delle fondamenta di una nuova società. Perché solo guardandosi dentro, possiamo portare avanti una reale Rivoluzione.
Diceva Jung: “chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia” e allora, svegliamoci!
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