Ogni tanto mi capita ancora di ascoltare in tv i soliti detrattori del Reddito di Cittadinanza il cui mantra è “non abbiamo bisogno di assistenzialismo, abbiamo bisogno di lavoro”.
Siamo d’accordo, nessuno qui mette in dubbio che il lavoro sia l’emergenza e la priorità del Paese. Ma lasciatemi dire che lo sfruttamento NON È LAVORO, e che quello a cui sono stati costretti molti concittadini, per mancanza di alternative, si chiama RICATTO.
Il precariato non è una favola e io conosco personalmente storie drammatiche di persone che, a causa di politiche economiche miopi, hanno subito negli anni vessazioni e fallimenti. Ho toccato con mano la disperazione di tante famiglie che non sapevano come mettere un piatto a tavola.
In molti Paesi Europei il reddito è una realtà e nessuno di noi ha mai pensato che in tutta Europa si foraggiasse l’assistenzialismo. Ora noi proviamo a farlo qui, in Italia, contro tutti e contro tutto, affiancando a questa misura una visione di politica del lavoro contraria a quella dei Governi precedenti e dobbiamo stare qui ad ascoltare chi pontifica e si fa maestro per la condizione economica che affrontano migliaia di famiglie.
Tutto è perfettibile, anche il Reddito lo è, senza dubbio. Il nostro impegno sarà renderlo sempre più efficiente e sempre più inclusivo, ma dopo appena un anno di Governo mi sento di dire che questo rappresenti un risultato importante per il Paese intero.
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