Ormai sappiamo fin troppo bene quanto – purtroppo – i nostri territorio soffrano la presenza della criminalità organizzata.
Negli ultimi mesi è stata nominata una commissione d’accesso nei comuni di Castellammare di Stabia e San Giuseppe Vesuviano mentre, da gennaio 2021, sono già due gli scioglimenti per infiltrazioni camorristiche nei i comuni di Marano di Napoli e Villaricca, non nuovi a tali provvedimenti.
E proprio da Villaricca arriva una notizia: Raffaele Cacciapuoti, ex consigliere metropolitano, consigliere comunale in carica a Villaricca, ora decaduto, risulta candidato nella lista dell’UDC che si presenta alle elezioni amministrative di Vico Equense.
Nel rispetto delle libere scelte dei partiti di candidare qualsiasi cittadino anche se non residente nel Comune, ci interroghiamo e chiediamo ai cittadini di Vico Equense se condividono l’opportunità di candidare una persona che sembra essere stato uno dei protagonisti della storia politica del comune di Villaricca che il Ministro dell’Interno Lamorgese così descrive nella relazione allegata al decreto di scioglimento firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella il 06 agosto 2021:
“Il prefetto di Napoli, nell’evidenziare una sostanziale continuità amministrativa che caratterizza l’amministrazione comunale in carica, atteso che ben 18 degli attuali componenti del civico consesso, sui 24 assegnati, hanno fatto parte della passata consiliatura, sottolinea come la presenza nella compagine politico-amministrativa di componenti riconducibili, a vario titolo, a soggetti controindicati abbia potuto favorire nel tempo indebite ingerenze dei sodalizi criminali, tenuto, altresì, conto degli intrecci familiari e delle cointeressenze tra i rappresentanti elettivi e la struttura burocratica dell’ente locale. Tali rapporti pregiudizievoli sono stati documentati nei confronti di 8 amministratori tra i quali un assessore da poco cessato dall’incarico, che ha caratterizzato la vita amministrativa di Villaricca negli ultimi 15 anni. Si evidenziano, tra gli altri, le posizioni di due consiglieri tra i più votati nel corso delle ultime elezioni, legati da rapporti di parentela con esponenti locali della criminalità organizzata”.
A voi le riflessioni.
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