Avete notato anche voi le mascherine e il maglione blu?
Cosa vi sembra se non la divisa degli operatori sanitari, ossia le figure che più stanno a cuore al Paese in questo momento? Cosa vi sembra se non un becero tentativo di trasferire su se stesso un significato di affetto e fiducia?
Se ne è accorto anche Giovanni Tommasini, un operatore sanitario.
Ecco il messaggio che ha voluto indirizzare al tizio in foto:
“Io sto finendo il turno di lavoro ora, stanotte andrò a casa e sarò preoccupato se mi aumenta la febbre. Sono anch’io un padre e ho paura che mi succeda qualcosa. L’altra sera sono andato a casa e ho visto l’immagine che mi sembrava di uno di quegli operatori sanitari che vengono intervistati. Invece eri tu, travestito da operatore sanitario con il maglioncino dello stesso colore delle divise infermieristiche e un’ambientazione tipo laboratorio, la mascherina tirata giù come se avessi appena finito un turno.
Sei abituato a cavalcare le onde emotive, ti travesti per entrare in queste situazioni ma siamo tutti disperati e preoccupati: non è il momento di cavalcare questo dramma, la maggior parte della gente avrà pensato che eri tu l’angelo della salvezza e questa è una gran porcata.
Ti chiedo per il momento di smetterla, perché cavalcare la preoccupazione di un popolo e travestirsi da chi è un simbolo della possibile salvezza non è un comportamento umano.
Chi va a lavorare, torna a casa e magari si deve mettere in quarantena non va preso in giro. Non è possibile prendersi gioco della disperazione di un popolo”.
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