Ho ascoltato le parole di Giuseppe Conte al Quirinale.
Le sue parole chiare, sincere, rispettose delle istituzioni e dei cittadini mi fanno capire quanto siamo fortunati ad aver incontrato il suo talento.
Oggi, con queste stesse parole, l’Italia prova a ripartire e tira un sospiro di sollievo da quell’incertezza in cui un megalomane l’ha fatta sprofondare.
In ballo non c’erano poltrone, ma le misure che l’Italia attende da anni, e questo è un fatto incontestabile.
Visto che a qualcuno, in mala fede e scarso rispetto per le istituzioni, piace parlare di inciuci di palazzo, voglio (in trasparenza e onestà intellettuale) riepilogare le dinamiche di questa crisi insensata.
Ricapitolando:
Pare che quello lì, prima di innescare la crisi, abbia telefonato a Zingaretti chiedendogli di chiudere le porte al Movimento 5 stelle per un eventuale Governo.
Inizia la crisi, sempre quello lì invoca il “Voto subito”.
Noi stiliamo 10 punti per continuare a fare quello per cui siamo stati votati – cambiare il Paese -, il PD pare non faccia quanto gli aveva promesso e durante le trattative propone Roberto Fico come premier ma lui, con grande senso di responsabilità, si sfila.
Quell’altro, dopo aver fatto saltare i suoi stessi ministri, fa marcia indietro offrendo a Luigi Di Maio il ruolo di Presidente del consiglio.
Ma lui, con grande senso di responsabilità, si sfila.
Perché un presidente del consiglio c’è già ed è Giuseppe Conte, cha ha appena accettato con riserva l’incarico affidatogli dal Presidente Mattarella.
Queste le sue dichiarazioni, ascoltate!
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