Ho appreso della notizia sull’insediamento della commissione d’accesso al Comune di Torre Annunziata.
Un atto dovuto per una Amministrazione comunale che, di scandalo in scandalo, si è trascinata fino ad oggi. Fino ad arrivare all’ultimo caso relativo alla tangentopoli che ha coinvolto, per il momento, il Dirigente dell’ufficio tecnico attualmente detenuto in carcere.
Un atto dovuto soprattutto per chi pretende che il proprio territorio, che ha già pagato molto caro il prezzo del malaffare e delle criminalità, venga amministrato da chi sia completamente specchiato e avulso da legami criminali.
Oggi la città ha l’opportunità di fare chiarezza per far sì che si possa proseguire con la necessaria tranquillità una esperienza amministrativa oppure che si interrompa anzitempo laddove ne emergano i presupposti. E a farlo sarà un organo terzo mandato dal Governo. A tutela della legalità.
Non molto lontano, a Castellammare di Stabia, mio Comune di provenienza, la commissione d’accesso insediatasi nei mesi scorsi è a tutt’oggi all’opera.
Confido nel loro lavoro e mi auguro sempre in cuor mio che certi momenti possano rappresentare una presa di coscienza per noi tutti, nessuno escluso.
Perché in questa battaglia siamo tutti coinvolti.
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