Ieri una tragedia ha travolto la città di Bergamo. Una tragedia, anche questa, che poteva essere evitata.
Morta una ragazza di 20 anni in un incendio nel reparto di psichiatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Andranno fatte le dovute indagini per capire lo stato della giovane al momento del fuoco, per capire se fosse in stato di contenzione meccanica e se fosse così, credetemi, si tratta di un fatto gravissimo nella violazione dei diritti e della dignità dell’individuo.
Sono sconvolta, arrabbiata, perché il tema della salute mentale è stato volutamente ignorato in tutti questi anni, rimosso dall’agenda politica e dall’opinione pubblica. Sono arrabbiata perché in tutti questi anni sono mancate le risorse e l’attenzione necessaria per fare passi in avanti.
Oggi non si può più arretrare nemmeno di un millimetro, non ci si può più voltare dall’altra parte. Io mi stringo intorno al dolore dei familiari della ragazza e porterò avanti, se mi sarà possibile, il mio lavoro su questo tema, che, come voi sapete, per me rappresenta una priorità. Andiamo avanti
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