Inasprire le pene per chi inquina?
Per chi maltratta gli animali?
Per chi autorizza opere che devastano il paesaggio?
Niente di tutto questo.
Oggi siamo in aula per votare (contro) il disegno di legge presentato dalla maggioranza che prevede nuove e pesanti sanzioni per chi “deturpa e imbratta” beni culturali.
Tradotto: si scagliano contro “Ultima Generazione” e tutti quei giovani che giustamente e comprensibilmente protestano per l’inerzia dei governi rispetto a cambiamenti climatici, inquinamento, salvaguardia degli ecosistemi.
I nemici non sono i giovani che protestano.
I nemici oggi sono quei politici che ancora negano la gravità della questione ambientale e che assecondano, in nome di un becero tornaconto elettorale, lobbies e interessi di parte.
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