Ho visitato, per la prima volta, un carcere.
Più precisamente quello femminile di Pozzuoli, con i miei colleghi portavoce al Parlamento, alla Regione e al Comune di Pozzuoli.
Non tutto ciò che ho visto mi è piaciuto, a partire dai problemi di sovraffollamento fino a quelli di natura sanitaria.
E’ possibile che un carcere strutturato per 109 persone ne ospiti 171? E’ ancora possibile che il reparto psichiatrico funzioni solo la mattina, sovraccaricando il personale presente?
Vi dico di sì, e vi dico anche che la qualità dell’assistenza psichiatrica in posti come quelli fanno la differenza nella reale riabilitazione delle persone.
Ho visto anche segnali positivi, come le detenute che lavorano il caffè e altre che cuciono e confezionano cravatte.
Questi percorsi vanno aumentati e sostenuti, affinché la detenzione possa essere davvero un percorso che reintroduca la persona nella società.
È in atto, da parte del Governo, uno studio approfondito per proporre una riforma del sistema penitenziario che possa intervenire sulle numerose falle evidenziate e che purtroppo sono presenti nelle carceri di tutta Italia.
Siamo vigili e attivi sulla questione e ben presto vi daremo maggiori informazioni.
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