Un videogame è un mondo parallelo in cui la fantasia prende il sopravvento sulla realtà e per molti adolescenti rappresenta una via di fuga dalle ansie quotidiane.
Un modo per esprimere una parte di sé che non può avere sfogo tra i banchi di scuola o con gli amici.
La dipendenza da questo “mondo” è un problema crescente tra i giovanissimi, tanto che L’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ha scelto di inserirlo tra le patologie da curare.
Non è negativo appassionarsi ai videogame, sia chiaro, lo è però esserne sopraffatti.
Trovare nel mondo artificiale le risposte ai conflitti legati all’età e decidere di passare gran parte del proprio tempo extrascolastico di fronte lo schermo di un pc.
É un problema, questo, molto sottovalutato e pericoloso, perché l’adolescenza è l’età in cui si amplificano i rischi visti i mutamenti repentini sia fisici che cognitivi.
Il corpo cambia, le emozioni e la razionalità si trovano improvvisamente in conflitto e si diventa sicuramente più vulnerabili ed esposti, anche alle dipendenze.
Tempo fa leggevo un articolo che parlava dei ragazzi Hikikomori, termine giapponese che sta a significare: “ragazzi che si rinchiudono in casa e rifiutano il mondo” e che rappresenta l’ 1% dei ragazzi Nipponici (500 mila casi accertati).
La cosa che mi ha lasciata senza fiato è stata scoprire che anche in italia il fenomeno è diffusissimo (100 mila casi).
Ragazzi che scelgono volontariamente di escludere dalla propria vita il mondo reale per costruire un’identità parallela in quello digitale.
Rifugiandosi nei videogame, film, cartoni, manga, dando vita a una vera e propria routine pericolosa.
Stiamo parlando sicuramente di casi estremi di dipendenza, ma estremo non significa che non toccherà nostro figlio o nostro nipote.
Bisogna agire, fare informazione, fare rete e affrontare con serenità questo genere di problematiche.
Solo mettendo al centro il benessere psicologico dell’individuo riusciremo a produrre un miglioramento della società tutta, perché, anche se non ce ne rendiamo conto, dalla mente dipende tutto il resto.
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