Si è appena conclusa la prima giornata del G7 a Bari dedicata al tema dell’antibiotico-resistenza.
Il mio intervento si è focalizzato sui numerosi problemi legati al settore zootecnico (allevamenti intensivi) dove l’utilizzo di antibiotici ha causato negli anni una perdita di efficacia di questi farmaci negli esseri umani, che si alimentano con carni contenenti per l’appunto antibiotici; senza contare l’inquinamento che si riversa nella terra e nelle falde acquifere. In certi contesti, e lo abbiamo verificato anche attraverso documentari e riprese girate clandestinamente, il profitto viene prima di tutto: della salute umana, dell’ambiente e degli animali.
Ho ricordato in questa sede che alla Camera è stata depositata una proposta di legge sottoscritta da parlamentari di diversi schieramenti politici che mira alla riconversione del settore, mentre è fondamentale non ostacolare ulteriormente la ricerca sulla carne coltivata: la ricerca potrà dirci se questo alimento ha effettivamente un impatto sulla salute umana; che gli allevamenti intensivi ne abbiano uno, invece, è già certo.
P.s. Questa mattina abbiamo appreso che, secondo l’Ocse, per quanto riguarda la lotta all’antibiotico-resistenza il settore zootecnico è quello dove l’Italia fa peggio.
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