Questa PANDEMIA sta mettendo A DURA PROVA tutti i cittadini anche MENTALMENTE e a pagarne le conseguenze più amare sono certamente i più fragili.
E’ pertanto quanto mai necessario che la RAI, il nostro Servizio Pubblico si impegni, oggi più che mai, a dedicare più spazi di APPROFONDIMENTO alle tematiche legate al SOSTEGNO PSICOLOGICO.
I contenitori possono essere diversi, dalla rubrica “Pillole di psicologia” passando per “Elisir” e via dicendo. La tv in questa fase per molte persone è l’unica finestra e l’unico contatto sul mondo esterno, è dunque necessario che chi ne ha bisogno possa accedere non solo alla marea di informazioni e aggiornamenti (spesso nefasti) sulla situazione Covid, ma anche a programmi nei quali esperti possano suggerire il modo migliore per affrontarla.
Faccio inoltre un ACCORATO APPELLO a tutti i professionisti che lavorano in RAI: è quanto mai necessario che, soprattutto sul Servizio Pubblico e soprattutto in questo periodo storico, si faccia la MASSIMA ATTENZIONE ALL’USO DEI TERMINI LEGATI ALLA SALUTE MENTALE.
Farò un esempio per tutti: qualche settimana fa nel corso di una trasmissione su Rai3 una nota conduttrice intervistando un carrozziere romagnolo laureato in psicologia, fece la seguente domanda (seppur con un tono assolutamente ironico):
“Di quale patologia può soffrire uno che sfascia una macchina a un infermiere? Schizofrenia, depressione, sindrome del deficiente? Di cosa?”.
Pur comprendendo le ragioni della satira che va assolutamente preservata (ci mancherebbe) e l’evidente uso del “politicamente scorretto” al fine di pungolare l’opinione pubblica bisogna comprendere che simili termini, se utilizzati in modo scomposto e seppur involontariamente, possono ledere la dignità di persone affette da patologie mentali. Qualcosa assolutamente da scongiurare a maggior ragione viste le le conseguenze psicologiche a livello individuale e collettivo dell’attuale crisi epidemiologica.
Vorrei ringraziare il COMIP – Figli Di Genitori Con Un Disturbo Mentale per avermi segnalato questo episodio che mi ha dato modo di sottoscrivere questa interrogazione che ho già indirizzato alla Vigilanza RAI.
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