Caso Enci

Ieri alla Camera sono intervenuta alla conferenza stampa organizzata dal collega Alessandro Caramiello per denunciare quanto sta emergendo dall’inchiesta condotta dalla come sempre eccellente Giulia Innocenzi che riguarda l’Enci, ente cinofilo italiano.

Si va dall’utilizzo di doping all’aberrante selezione per migliorare la razza a scapito della salute dei cani, all’ipotesi di infiltrazione mafiosa.

Sono state già presentate numerose interrogazioni parlamentari e ci aspettiamo una seria e concreta presa di posizione da parte del ministro Lollobrigida.

Quello che ho ribadito è che le suddette problematiche relative al benessere e alla tutela degli animali provengono ancora una volta da un modello culturale sbagliato, che pone l’essere umano al centro dell’universo considerando la natura e gli animali merce al suo servizio; ciò che oggi mi fa cadere letteralmente le braccia è che questo Governo non fa che avallare e incoraggiare continuamente questo modello così profondamente sbagliato e ingiusto.

Per questo motivo occorre continuare a lottare affinché una nuova consapevolezza si diffonda il più possibile a partire dal cuore di ognuno di noi e denunciare sempre e in ogni sede le aberrazioni perpetrate in nome del profitto.

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