Sono arrabbiata e piena di dolore per le terribili storie di violenza domestica che si fanno spazio tra un titolo e l’altro dei nostri quotidiani.
In particolare ho letto una vicenda mostruosa qualche ora fa. Una vicenda che mi ha lasciato letteralmente senza fiato.
Ieri è stato ucciso un bambino di 7 anni e condotta in ospedale la sua sorellina di 8 anni per un atto di orribile violenza domestica.
Il compagno della madre dei piccoli li avrebbe feriti mortalmente per aver rotto la sponda del lettino appena comprato in un momento di gioco. Stando a quanto dichiarato dall’uomo.
Non c’è parola che si adatti a vicende del genere, lo so bene.
La violenza domestica è un cancro che affonda le sue radici in problemi psicologici e culturali gravissimi.
Ci vuole coraggio per denunciare, ma è necessario farlo a qualunque costo perché le conseguenze possono essere fatali.
E questa storia ne è la prova.
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