Sono giorni che penso e ripenso a cosa scrivere in relazione a questa assurda crisi di Governo che stiamo vivendo.
Poi, ieri sera, tra i tanti commenti della rete, ne ho letto uno che mi ha colpito in modo particolare.
Lo condivido qui e penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro.
“Io me lo ricordo Giuseppe Conte.
Nei periodi di vacanza tornava nella nostra, nella sua cittadina, e insieme agli altri universitari viveva nella nostra città.
Per noi ragazzi più piccoli questi erano un modello da seguire.
Ricordo in particolare i suoi modi gentili e il suo aspetto curato. Un ragazzo che grazie agli sforzi di una bella famiglia e a uno studio costante è riuscito a scalare le vette del più alto mondo accademico con le sole sue forze.
Grazie alla sua competenza e intelligenza è stato chiamato dal movimento 5 stelle che, probabilmente, ha visto in lui una guida per sopperire a una meno profiqua e più superficiale lotta senza quartiere operata fino ad allora. Una cosa è certa, l’integrità morale è stata ed è una discriminante essenziale che ha caratterizzato questo movimento e ha portato alla scelta di Giuseppe Conte.
Questo figlio dell’Italia bella si è trovato a combattere contro un nemico invisibile.
Ha dovuto fronteggiare, primo fra i paesi occidentali, una guerra nuova e senza precedenti.
In giurisprudenza il criterio del buon padre di famiglia è quello dal quale deve muovere ogni azione ed è questo il criterio che, nell’emergenza, credo abbia mosso il nostro presidente.
Dopo aver lottato instancabilmente e con grande coraggio ottenendo risultati impensabili(recovery found- lotta alla pandemia) questi lobbisti e politici senza ritegno vogliono gestire la ricostruzione. Vogliono mandarlo a casa e accontentare i loro insaziabili appetiti. Stanno utilizzando noi cittadini proponendo una logora contrapposizione fra ideologie ormai antistoriche.
Cercano di occupare gli spazi di un moderatismo, proprio della cultura italiana, prima che sia troppo tardi e forze nuove, fresche e volenterose prendano coscienza della funzione storica che stanno svolgendo.
Dopo trent’anni di malgoverno vogliono rubarci il futuro silenziando le forze sane e riappropiandosi del posto di comando, assicurando cosi’ un futuro certo ma solo per se stessi .
Ma li vedete? Li conosciamo tutti !
Cosa hanno prodotto negli ultimi trent’anni?
Che attività professionali hanno svolto? Sono solo parassiti preoccupati che la pacchia stia per finire.
La mia è una delle categorie più colpite dalla pandemia ma il sostegno ricevuto ha mantenuto in vita la mia come altre realtà.
Ora nella fase di ricostruzione ci aspettiamo l’opportunità di rimetterci al lavoro e che tutti gli strumenti annunciati si traducano in realtà . Non mi lamento e non dovrebbero farlo altri. La macchina Italia (una vecchia cinquecento malconcia) ha prodotto il massimo nonostante le condizioni avverse che si sono presentate e potrà ripartire con nuovo slancio.
Mi auguro e auguro che tutti gli Italiani possano continuare a godere della diligenza del buon padre di famiglia .
Grazie Presidente.
Ti ringrazio per sopportare tutto questo e ti prego di continuare a farlo,
ti abbraccio”
Giovanni Mischitelli
P. S. La foto è antecedente al 2020.
Leave a Reply