In tutti questi anni vi hanno fatto credere nel racconto di fantasia che una regione con zero servizi avesse zero bisogni e quindi zero diritti.
In poche parole, secondo questo meccanismo, se in Calabria o in Campania l’asilo nido non c’era o il trasporto mancava, era perchè i cittadini non ne avevano bisogno e quindi (questo è il passaggio importante!) non ne avevano diritto.
Un meccanismo che ha portato a non definire mai i Livelli Essenziali delle Prestazioni per eluderne il costo, e quindi non capire mai effettivamente il valore di un determinato servizio. Oggi, grazie all’impegno del MoVimento 5 stelle, ripartiamo da qui, invertendo questa miope tendenza proprio su due servizi essenziali come asili nido e trasporti che non saranno più calcolati in base alla spesa (per molte regioni pari a zero) ma in base ai bisogni.
Da cittadina meridionale sono felicissima di questo cambiamento che abbiamo atteso per tanti, troppi anni.
Finalmente ci riprendiamo i nostri diritti.
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