Per l’applicazione di una vera democrazia partecipativa a livello europeo, abbiamo avviato in Commissione Politiche Europee l’esame di uno strumento ancora poco conosciuto e che credo di fondamentale importanza.
Si tratta dell’#ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) ed è uno strumento che dà il diritto, su iniziativa popolare, di invitare la Commissione Europea a presentare proposte su tematiche di sua competenza.
In sostanza funziona così: bastano almeno sette cittadini europei di sette Stati membri che compongano il comitato organizzatore dell’iniziativa da proporre.
Dal momento in cui si è formato il comitato, si ha un anno di tempo per raccogliere un milione di firme in tutta Europa, con soglie minime per ogni singolo Paese, in Italia bastano 54.750 sottoscrizioni.
Raggiunte le firme necessarie, gli organizzatori hanno la possibilità di presentare la loro iniziativa presso il Parlamento Europeo, la Commissione Europea è tenuta a pubblicare l’iniziativa in un apposito registro ed entro tre mesi deve esporre le proprie conclusioni e le azioni che intende intraprendere a riguardo.
Ciò di cui abbiamo discusso oggi riguarda la modifica del regolamento dell’ICE, cercando di creare i presupposti ottimali affinché sia sempre più facile per i cittadini europei conoscere i propri diritti ed accedervi. Nello specifico, vorremo apportare le seguenti modifiche:
1. Consentire ai parlamenti nazionali maggiore coinvolgimento nei processi di iniziativa dei cittadini europei, partecipando alle audizioni e ricevendo copia della proposta anche quando è ancora in corso la raccolta firme;
2. Fare in modo che la Commissione Europea, in caso di esito positivo dell’esame dell’iniziativa dei cittadini, dia vita all’elaborazione di un atto giuridico, dando un concreto seguito a quanto proposto;
3. Ridiscutere dell’età minima richiesta per dare sostegno all’iniziativa, portandola eventualmente dai 18 ai 16 anni;
4. Migliorare ed agevolare la diffusione delle iniziative dei cittadini europei, apportando modifiche in tal senso anche al sito internet e al software per la raccolta firme online appositamente creati.
Crediamo fortemente ad un’Europa dei cittadini, un’Europa che faccia della partecipazione e della democrazia diretta i suoi punti forti. Andiamo in questa direzione.
Leave a Reply