Un grande successo quello della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e dei Carabinieri del nucleo Sommozzatori di Napoli contro pescatori di frodo che avevano base a Pozzano, dove ricaricavano le bombole con matricole abrase (ora per fortuna sequestrate) per l’attività da sub, bombole appartenenti tra l’altro a noti “datterai” già deferiti in passato dalle autorità.
Non è possibile sentire ancora parlare di pesca di frodo, tantomeno in vista di cenoni di Natale o Capodanno!
Ingordigia e avidità superano qualsiasi etica e rispetto dell’ambiente, senza riuscire a capire che intaccando gli ecosistemi naturali si intacca la salute dell’uomo e la sua possibilità di vivere questo pianeta.
E la colpa è sicuramente non solo di chi pesca, ma anche di chi acquista prodotti vietati come i datteri di mare arrivando a spendere centinaia di euro.
È insopportabile pensare che per raccogliere e rivendere i datteri di mare vengano distrutte vaste aree di costa.
È il momento di dire basta, sopratutto oggi che abbiamo un ministro all’Ambiente consapevole dei problemi e attento a risolverli con competenza e tenacia.
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