Il lavoro etico, sano, soddisfacente

Oggi sono a Milano per partecipare agli incontri di “Ethical HR” per parlare di lavoro, o meglio, della cultura etica del lavoro.

Negli ultimi mesi ho deciso di lavorare ad una proposta di legge che intervenga sull’etica aziendale, facilitando, ad esempio attraverso sgravi fiscali, le imprese che si impegnano a tutelare il benessere psicologico dei propri dipendenti.

L’obiettivo è garantire un ambiente lavorativo sano e coinvolgente, che favorisca un equilibrio tra vita privata e tempo libero.Non possiamo ignorare segnali d’allarme come le dimissioni di massa, un fenomeno nato negli Stati Uniti e diffusosi anche in Europa, il burnout o la mancanza di motivazione.

Secondo lo State of the Global Workplace 2024 di Gallup, infatti, il 46% delle persone dichiara di vivere in un ambiente di lavoro stressante. Inoltre, solo il 23% dei lavoratori si sente attivamente coinvolto nel proprio lavoro, mentre un preoccupante 62% è totalmente “disimpegnato” e disinteressato.

Non basta creare posti di lavoro: è necessario creare ambienti soddisfacenti, significativi e stimolanti. Altrimenti, siamo ridotti a macchine funzionali all’accumulo della ricchezza di pochi.

È altrettanto importante intervenire su questioni come la distribuzione degli utili: molte aziende che fatturano milioni continuano a lasciare invariati gli stipendi dei propri dipendenti. Favorire la partecipazione dei lavoratori agli utili dell’azienda sarebbe una svolta fondamentale.Il concetto è semplice: una persona felice e serena è anche una persona che lavora meglio.

Grazie a Lorenzo Tedeschi per l’invito e per il suo contributo nel diffondere questa importante filosofia del mondo del lavoro.

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