Ventisei indagati tra medici e infermieri per aver favorito amici, parenti e pazienti privati nelle liste d’attesa.
Una notizia che ci rattrista moltissimo: è semplicemente vergognoso abusare del proprio potere giocando sulla vita dei pazienti, già provati da preoccupazioni e ansia legate al proprio stato di salute.
La riflessione è certamente più ampia: i tempi biblici relativi ad esami diagnostici, spesso anche urgenti, ci impongono di chiedere ancora, ancora e ancora maggiori risorse per la sanità pubblica.
Come Movimento 5 Stelle chiederemo al Governo di stanziare risorse nella prossima legge di bilancio dal momento che fino ad oggi niente, assolutamente niente, è stato riservato da questo alla salute dei cittadini.
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