Settimana corta, dopo la Gran Bretagna ora tocca all’Italia

In 18 Paesi nel mondo si sta già testando la ‘settimana corta’.

In Italia, invece, dove si lavora di più che in Germania e Francia ma la produttività è bassa e i salari stagnanti, sono ancora poche le imprese che hanno scelto di abbracciare questa prospettiva.

Nel programma con cui ci siamo presentati alle ultime elezioni abbiamo lanciato una proposta chiara e precisa che prevede l’avvio di una riduzione del tempo di lavoro a parità di salario concentrata, in via sperimentale, nei settori a più alta intensità tecnologica.

Per le aziende che aderiranno saranno previsti crediti di imposta e incentivi per l’acquisto di nuovi macchinari ed esoneri contributivi per le nuove assunzioni.

Il progresso va accompagnato, non fermato. Facciamolo!

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