È impressionante il dato che arriva dal XXIV Congresso nazionale della Società italiana di Neuro-Psico-Farmacologia: un giovane su 10 sarebbe dipendente da questa tipologia di farmaci.
È un campanello d’allarme assolutamente grave che non va sottovalutato.
Vanno avviate immediatamente campagne di sensibilizzazione e informazione e di azioni educazionali, anche coinvolgendo le Istituzioni: dalla scuola, alla classe medica, dai medici di medicina generale alle famiglie.
Personalmente ho presentato una proposta di legge per istituire lo psicologo scolastico: una figura che, inserita in maniera strutturale all’interno delle scuole, sarà in grado di intercettare e prevenire situazioni di disagio anche grave che attualmente, come è evidente, trovano risposta solo nel farmaco.
Farmaci che, ahimè, spengono il sintomo ma non risolvono realmente il disagio.
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