Il male della camorra

Vengo da un Comune sciolto per infiltrazione camorristica.

Quando avevo 20 anni, di ritorno dall’università, mi imbattei in un auto catapultata in una vetrina. All’interno c’era il cadavere di un consigliere comunale.Ho vissuto e vivo sulla pelle di cittadina tutto il male che la criminalità organizzata arreca al territorio, non solo in termini di vite spezzate: dove c’è la camorra non c’è rilancio, non c’è cooperazione, non c’è benessere. La camorra è una cappa che lascia le nostre città senza aria, senza luce.Mai, per nessun motivo e in nessun caso, ci si può permettere di mandare messaggi del genere. È un fatto grave non rendersene conto. Il candidato di Calenda in Campania chieda scusa: nessun contesto giustifica quelle parole.

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