Il dolore per quanto accaduto a Genova, le vite strappate e le ore buie che ha vissuto e vive tutt’ora il nostro Paese saranno sempre impressi nelle nostre menti.
Questa pagina straziante ha portato me e la mia collega portavoce Teresa Manzo, ad una profonda riflessione e azione, per fare tutto il necessario per monitorare le nostre strade.
E quindi, dopo la richiesta inviata all’ente Anas SPA, abbiamo inviato una lettera al Ministero delle Infrastrutture e alla Regione Campania per informarli di tutte le segnalazioni arrivate dai cittadini sullo stato di abbandono di alcuni viadotti del comprensorio dei Monti Lattari.
In particolare abbiamo attenzionato i seguenti ponti: Viadotto San Marco (Castellammare di Stabia), Ponte Carmiano e Ponte Trivione (Gragnano), Ponte di Seiano (Vico Equense) e Ponte SP Gragnano-Casola di Napoli-Lettere (Casola di Napoli-Lettere).
Con la richiesta di inserirli nel piano di conservazione delle opere infrastrutturali del MIT.
Perché nel nostro Paese non si contino più vite spezzate per incuria e assenza di monitoraggio e perché si garantisca ai cittadini la sicurezza in strada e tutti gli organi di controllo necessari. Non possiamo più vivere in emergenza, dobbiamo avere strategia.
E questo è un primo passo.
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