Olio al CBD classificato come uno stupefacente e inserito nella tabella dei medicinali

L’olio al CBD, il principio attivo della cannabis universalmente riconosciuto dalla medicina e dall’OMS come non psicotropo, ma secondo le ultime decisioni adottate dal Ministero della Salute, è stato classificato come uno stupefacente e inserito nella tabella dei medicinali.

Con questo provvedimento si torna indietro invece di fare passi avanti nella regolamentazione della cannabis.

È una scelta illogica che penalizza gravemente anche tutto il settore della coltivazione della canapa, lasciando così campo aperto ai soli colossi farmaceutici, ed è in evidente contrasto con quanto promosso dal Ministero dell’Agricoltura che ha recentemente inserito i prodotti della Cannabis tra le varietà officinali, dando il via alle filiere estrattive dei principi di questa nobile pianta.

Questo non può essere accettato, e ci vede fortemente contrari e pronti a iniziative in Parlamento; è tempo di affrontare il tema con responsabilità e lungimiranza anche nel nostro Paese.

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