Quando si vive fuori dal mondo reale, succede di pensare che grazie alla vittoria del referendum vada tutto bene.
Il continuo rinviare e non affrontare i problemi interni del Movimento ci ha portati dove siamo oggi: senza un’identità precisa, con attivisti in fuga e tantissimi portavoce – di ogni livello – scontenti.
È urgente e non più rinviabile un confronto serio, partecipato e democratico che non deve ridursi ad un momento dove stabilire chi ha sbagliato cosa.
Usciamo dagli stati generali con una carta valoriale precisa, dove tracciamo un’altrettanta precisa VISIONE di mondo. Con obiettivi concreti e realizzabili, proposte per organizzare e supportare al meglio la rete di attivisti e portavoce a livello locale.
Queste sono alcune delle prime cose che mi vengono in mente a cui occorre lavorare con urgenza.
Non molliamo, non buttiamo via anni di sacrificio e dedizione. Non abbandoniamo l’unico progetto politico ancora in grado di fare del bene per la comunità. Ora più che mai.
“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante” –
A. De Saint Exúpery
Piazza San Giovanni, maggio 2014
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