Ho seguito col fiato sospeso l’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio.
Non è stata una festa, come qualcuno ha insinuato, ma un nuovo inizio per Genova e i genovesi. Senza mai dimenticare il drammatico tributo di sangue che la città ha pagato solo due anni fa.
Tra tutti gli interventi, ho trovato particolarmente toccante quello di Renzo Piano: “È un ponte di luce, da qui chi viene dal Nord vede la luce che arriva dal mare. Penso al poeta Giorgio Caproni che definisce ‘Genova di ferro e di vento’. Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento”.
Se lo avete perso, vi consiglio di ascoltarlo:
Ieri ho seguito col fiato sospeso l'inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio. Non è stata una festa, come qualcuno ha insinuato, ma un nuovo inizio per Genova e i genovesi. Senza mai dimenticare il drammatico tributo di sangue che la città ha pagato solo due anni fa. Tra tutti gli interventi, ho trovato particolarmente toccante quello di Renzo Piano: "È un ponte di luce, da qui chi viene dal Nord vede la luce che arriva dal mare. Penso al poeta Giorgio Caproni che definisce 'Genova di ferro e di vento’. Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento".Se lo avete perso, vi consiglio di ascoltarlo
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