Il cambiamento è tale solo se parte dai giovani, altrimenti è pura retorica.
Per questo sono davvero felice di comunicarvi che a settembre tornerà l’educazione civica tra i banchi di scuola, quale materia obbligatoria per ogni istituto di ordine e grado.
I bambini e i ragazzi affronteranno temi come:
Lo studio della Costituzione e delle principali leggi nazionali e internazionali, con l’obiettivo di formare cittadini attivi.
L’educazione ambientale e stili di vita, incluso quello alimentare, la tutela del bene comune, per vivere e percepire come parte di sé la natura.
La cittadinanza digitale, quindi formazione sull’uso del web e contrasto al linguaggio d’odio che infetta il mondo virtuale.
Allo studente non basta più ascoltare che lasciare rifiuti in giro è sbagliato, lui ha bisogno di capire il perché e dopo di farsi una sua idea sulla tutela ambientale. E questo vale per tutti gli altri campi.
Questo è il principio che ci ha spinto a reintrodurre la materia: la comprensione delle cose, del mondo circostante, del rispetto per l’altro e per la natura.
Che i giovani siano il futuro lo sappiamo più o meno tutti, quello che molti non sanno, o meglio non si chiedono, è quale sia il loro ruolo nel presente. Quali i bisogni e le domande per una generazione spettatrice di grossi cambiamenti e di grosse crisi.
Noi questa domanda ce la siamo posta e vogliamo lottare al loro fianco per renderli protagonisti di una società che ha bisogno OGGI delle loro energie e della loro voce per cambiare le cose.
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