Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’ambiente Sergio Costa per accendere un faro sul monte Faito e mettere un freno alle attività criminali che lo deturpano.
Pochi giorni fa vi ho mostrato un video che ben rappresenta la bellezza che sboccia su quel monte.
Un patrimonio immenso è però a rischio per i continui illeciti che si susseguono.
Parlo di abbattimento di alberi secolari, sversamento di rifiuti speciali e realizzazione di abusi edilizi.
Durante il periodo di quarantena, cittadini e volontari dell’associazione WWF Terre del Tirreno hanno documentato un’attività insolita di furgoni che avrebbero trasportato materiale edile e grossi tronchi d’alberi (alcuni di interesse protetto).
A questo va aggiunto il fatto che i tagli sono stati effettuati in primavera, stagione in cui si provocano gravi danni alla biodiversità e alla fauna e avifauna selvatica nel pieno dell’attività di riproduzione.
Per non parlare, poi, dell’attività di bracconaggio: sarebbero addirittura stati installati impianti elettroacustici per attirare le quaglie che, ben nascosti tra la vegetazione, fanno da richiamo ai bracconieri che arrivano all’alba con i loro cani, trappole e fucili per dare la caccia alla fauna presente.
Quella che è una risorsa per il turismo del territorio oggi corre il rischio di trovarsi alla mercè di chi mette il profitto prima del bene collettivo. È giunto il momento di dire BASTA.
Il mio impegno su questo tema non mancherà, ringrazio l’associazione WWF Terre del Tirreno per il lavoro svolto e chiedo a tutti i cittadini che hanno a cuore la propria terra di continuare a denunciare gli illeciti, perché solo così contrasteremo davvero gli eco-criminali. Insieme.
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