Disoccupazione giovanile: a Castellammare di Stabia 6 giovani su 10 non trovano lavoro.
Castellammare è la mia terra, da lei ho preso tutto il meglio e ne ho fatto vanto.
Il peggio l’ho trasformato in spinta per fare meglio. Quando si parla di lei, quindi, è come se si parlasse di me.
Mi ferisce sapere che la mia città da oltre 10 anni risulta incapace di offrire opportunità lavorative ai giovani, che l’economia è ferma e che l’emigrazione in altre Regioni è diventata per alcuni l’unica strada possibile.
L’istat parla chiaro: in 10 anni sono fuggiti via oltre 2000 ragazzi.
Parliamo di una vera emorragia occupazionale di fronte alla quale non si può più tacere.
Con uno scenario che conta centinaia, se non migliaia, di famiglie che si reggono grazie alla presenza di pensionati o del lavoro nero. Questa non è dignità, non è vita e non è crescita.
Sono convinta dell’impegno che stiamo portando avanti al livello Nazionale.
Il Decreto Dignità è un ottimo strumento operativo che vuole incentivare il lavoro stabile, debellando gli abusi dei contratti a tempo determinato che il job act aveva permesso e che avevano inciso negativamente sulla qualità della vita di tantissimi cittadini che vedevano il loro lavoro e quindi anche la loro vita in perenne scadenza.
Incerti del domani e del domani dei propri figli.
Nel merito del testo, non potrà più essere possibile rinnovare un contratto per oltre 12 mesi, se non con causale, rispetto ai 36 della precedente normativa.
Si incentiveranno i contratti a tempo indeterminato con appositi sgravi fiscali per gli under 35, tentando di combattere la grande emergenza della disoccupazione giovanile.
È previsto, inoltre, un aumento del 50% dell’indennizzo per i lavoratori ingiustamente licenziati.
Queste misure dovranno ridare slancio all’economia del Paese e contribuire alla ricrescita di città immobili come Castellammare, perché il lavoro è un diritto e più nessuno dovrà avere la possibilità di negarlo.
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