Giorno della Memoria, un messaggio di speranza

Oggi non è di mainstream che parlerò, ma di Memoria.

Questa giornata, che ci ricorda uno degli orrori più brutali che l’uomo abbia compiuto, per me rappresenta un monito quotidiano.

La storia è ciò che siamo, e gli errori del passato sono quelli da cui dobbiamo imparare per migliorarci.

Ma se oggi avessimo imparato davvero, mai nessuno avrebbe detto “prima tu di un altro”, mai nessuno avrebbe fomentato odio tra esseri umani, mai nessuno avrebbe più creduto a questa propaganda.

Oggi vi parlerò di una storia che mi ha colpito, che ho letto stamane su Il Fatto Quotidiano.

Una storia di speranza, di una ex struttura fascista, sita a Selvino, che nel 1945 ospitò più di 800 orfani ebrei “il resto dei sopravvissuti”. 

In quel luogo i bambini furono aiutati a ricostruirsi una vita dopo anni di terrore e orrore nei campi di concentramento. 

E il loro refettorio aveva appeso questo striscione “I giovani sono il futuro del nostro popolo”. 

Un messaggio di speranza, ma non solo. Un messaggio di responsabilità, che condivido e faccio mio.

Perchè oggi abbiamo una responsabilità enorme nei confronti dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, tutto ciò che costruiremo sarà parte del loro mondo. 

E se la storia ci insegnerà davvero qualcosa, saremo i primi ad abbandonare gli estremismi e a lavorare insieme a una società solidale, che ripudia le disuguaglianze e lavora per dare una risposta alle sfide che ci attendono.

La memoria come materia viva è la nostra unica speranza di miglioramento. Non sprechiamola!

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