La depressione è destinata a diventare la prima causa di spesa sanitaria entro il 2030, a dirlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Si stima che il legame tra questa e altre malattie sia molto profondo, con un aumento dal 12 al 32% del rischio di sviluppare asma, patologie cardiovascolari, esofagiti e via dicendo. Tutto questo è dimostrato da uno studio basato sui dati di oltre 330 mila persone.
Un quadro davvero allarmante, soprattutto nel nostro Paese, che è stato fino ad ora sprovvisto di prevenzione, risorse e quindi di personale adeguatamente preposto.
Dobbiamo affrontare una battaglia importantissima, che sia innanzitutto culturale per svincolare ogni tabù su questo genere di malattie, ma anche politica.
Io stessa combatto in prima linea affinchè qualcosa si muova, dopo anni di assoluto stallo, alcuni passi sono stati compiuti, come il tavolo tecnico e la risoluzione sulla salute mentale a cui tutte le forze politiche hanno aderito, ma non basta.
Serve coraggio e servono risorse, bisogna stare al fianco del personale sanitario che combatte con tutti i mezzi possibili una malattia che inficia tanto la mente quanto il corpo.
Ora o mai più. Che sia questo il tempo del cambiamento.
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