Ho presentato un’interrogazione al Presidente e al Direttore Generale della Rai per chiedere che, accanto alla copertura mediatica offerta ai grandi siti archeologici, si potesse dare spazio anche a quelli meno noti al grande pubblico.
Da cittadina dell’area vesuviana ho pensato ai nostri “siti minori” troppo spesso ingiustamente trascurati dai grandi flussi turistici.
Tutta l’Italia è costellata di luoghi, spesso sconosciuti, e che andrebbero rilanciati sotto ogni punto di vista, anche e soprattutto da quello comunicativo.
La Rai potrebbe fare molto in questo senso.
Stando ai fatti, ci sono programmi meravigliosi che si occupano di diffondere informazioni sulla storia del territorio e delle sue ricchezze, parlo di “Meraviglie”, “Ulisse”, “Passaggio a Nord Ovest” e tanti altri.
Potrebbe essere di grande utilità che in questi spazi si offrisse uno slot riservato anche a questi siti, in virtù del carattere educativo che l’azienda pubblica si propone di perseguire.
Mai come oggi abbiamo bisogno di conoscere le nostre radici, di capire la portata del nostro Patrimonio e di dare slancio a tutta la nostra bellezza.
Ed è giusto anche la Rai faccia la sua parte!
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