Interrogazione in Vigilanza Rai per chiedere un’informazione equa e plurale

Ho presentato un’interrogazione in Vigilanza Rai per chiedere un’informazione equa e plurale, alla presenza di esperti autorevoli, sugli effetti positivi e negativi delle diete tradizionali, vegetariane e vegane.
L’ho fatto perché solo pochi giorni fa è andata in onda una puntata de “La Vita in Diretta”, con lo stesso focus, ma con toni e studi a supporto assolutamente parziali, che avevano l’unica finalità di creare inutili tifoserie alimentari. 

In studio è stato invitato, come arbitro imparziale sul tema, il prof Calabrese, il quale ha deliberatamente screditato l’alimentazione vegana portando alla luce un recente studio della Oxford University secondo il quale vegani e vegetariani rischiano di avere ictus con un’incidenza pari al 20% in più rispetto a chi segue un altro tipo di alimentazione. 
Al contempo lo stesso studio rivela che la dieta vegana garantirebbe un 22% di possibilità in meno di avere infarti o malattie cardiache.

Lo studio è stato il centro di un gran dibattere nella comunità scientifica, con studi che hanno portato alla luce altre verità, come quello di Frenkie Philips, dietista della British Dietic Association, che afferma che lo studio non dimostra un rapporto di causa effetto ma, al contrario, tutti potrebbero trarre beneficio dal consumo di più vegetali. 

E’ grave che il prof. Calabrese abbia citato uno studio in modo parziale, senza riprendere il dibattito in corso e senza spiegare il perché la dieta vegana condurrebbe ad ictus.
La Rai ha il dovere di informare in maniera imparziale, con un serio contraddittorio, cosa che non è accaduta quel giorno. L’unico effetto di quel servizio è stato generare disinformazione allarmismo. 

Ho interrogato la Rai perché mai più argomenti scientifici vengano trattati con tifo da stadio, ma si cominci una seria riflessione costruttiva su ogni tema, che abbia come fine ultimo arricchire il cittadino di conoscenza e non di opinioni personali.

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