“Diciotto mesi non sono un flirt”
“Era talmente innamorato da non volerla dividere con nessuno se non con la morte? “
“Avrebbe potuto anche ucciderla, dai”
Queste tre frasi pronunciate da Bruno Vespa ieri sera, durante l’intervista a Lucia Panigalli, vittima del tentativo di omicidio da parte del suo ex compagno, sono un’autentica aberrazione.
In primis, nessuno ha il diritto di giudicare la natura di una relazione, che è quanto di più soggettivo e personale possa esistere.
In secundis, non si deve mai accostare la parola amore e innamoramento alla violenza. Mai.
Infine, far presente che l’uomo in questione avrebbe anche potuto uccidere la vittima e non l’ha fatto, lasciando spazio a qualche dubbio di bontà dell’aggressore (un altro gigante buono?!) è fuori da ogni logica.
Sono convinta che si tratti di ignoranza e superficialità, che, purtroppo, quando si parla di questi argomenti, abbondano.
Se non si è in grado di trattare argomenti del genere, meglio stare in silenzio e apprendere.
Condivido pienamente la decisione dell’ordine dei giornalisti del Lazio, affinché la violenza venga sradicata anche e a partire dalle parole, che sono espressione di un pensiero che deve urgentemente cambiare.
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